Continuiamo i nostri post sulle ultime novità fiscali introdotte dal governo Monti, affrontando questa volta l’Imu, la nuova tassa sugli immobili.
Premessa doverosa: è impossibile esaurire in un post, per quanto accurato, un’analisi completa di tutti gli aspetti di una normativa.
Le note che seguono sono quindi da ritenersi un’introduzione – corredata di esempi operativi – da approfondire caso per caso, in modo da capire come applicare l’imposta alla propria situazione specifica.
Cos’è l’Imu?
L’Imu – Imposta municipale unica – è una tassa che sostituisce l’Ici (Imposta Comunale sugli Immobili) nella generalità dei casi, nonché l’Irpef e relative addizionali nel caso di immobili non affittati.
Cosa colpisce l’Imu?
L’Imu colpisce i fabbricati, compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze, oltre ai fabbricati rurali con alcune eccezioni, i terreni agricoli e le aree fabbricabili.
Chi deve pagare l’Imu?
- il proprietario
- il titolare di diritti reali di godimento (ad esempio usufrutto o diritto di abitazione)
- l’utilizzatore dell’immobile in caso di contratto di leasing
Come si calcola l’Imu?
L’Imu si calcola sulla rendita catastale del terreno o fabbricato.
Per le aree fabbricabili, la base imponibile è rappresentata dal valore di mercato all’1/1/2012.
La modalità di calcolo, simile a quella dell’Ici, si basa su acconto e saldo.
Come e quando si paga l’Imu?
Solo per l’abitazione principale e le sue pertinenze esiste la possibilità di pagare in tre rate: due acconti più il saldo.
In tutti gli altri casi è previsto un acconto e il saldo.
Le scadenze dei pagamenti sono stabilite al 18/6/2012 (primo acconto), 17/9/12 (secondo acconto, solo per l’abitazione principale) e 17/12/2012 (saldo).
Il pagamento si effettua con modello F24 e, per chi volesse cimentarsi da solo, questi sono i nuovi codici tributo.
Quali sono le aliquote dell’Imu?
Le aliquote provvisorie da applicare sono attualmente tre, e dovranno essere utilizzate per il conteggio dell’acconto Imu.
Infatti i comuni potranno deliberare le proprie aliquote definitive entro il 30/9/2012, mentre il Governo si è riservato di prendere ulteriori decisioni, in base all’andamento del gettito, entro il 10/12/2012.
Nel dettaglio, si avrà:
- 0,4% per abitazione principale e pertinenze
- 0,76% per gli altri immobili e per i terreni
- 0,2% per i terreni strumentali all’attività agricola
Sono previste detrazioni per l’Imu?
Sono stati previsti due tipi di detrazioni, riguardanti l’abitazione principale e le sue pertinenze:
- € 200 una tantum
- € 50 per ogni figlio, in numero massimo di 8, purché di età non superiore a 26 anni (anche se non a carico), dimoranti e residenti nell’abitazione principale
Ma vediamo in dettaglio come si calcola l’importo dell’Imu in tre casi tipici: la casa principale, la seconda casa, gli altri immobili.
1. Calcolo Imu per l’abitazione principale:
Otteniamo il valore catastale moltiplicando la rendita catastale x 5% (rivalutazione), e di nuovo x 160 (moltiplicatore).
Sul risultato, si applica l’aliquota di competenza, nel nostro caso lo 0,4%.
Si ottiene così l’Imu dovuta, alla quale sottrarre la detrazione una tantum di € 200 e le detrazioni eventuali per i figli, pari a € 50 per figlio.
L’importo ottenuto va quindi diviso per due o per tre, a seconda del numero di rate prescelto.
Se ci sono comproprietari dell’immobile, si dividerà ulteriormente il risultato per il numero di questi.
2. Calcolo Imu per altre abitazioni (seconde case o immobili locati):
Anche in questo caso, otteniamo il valore catastale moltiplicando la rendita catastale x 5% (rivalutazione) e di nuovo x 160. Sul risultato, si applica l’aliquota di competenza – questa volta dello 0,76% – per ottenere l’Imu dovuta.
L’importo ottenuto si divide per due rate.
Nel caso ci siano comproprietari dell’immobile, dividiamo ulteriormente il risultato per il loro numero.
3. Calcolo acconto Imu per altri immobili, diversi dalle abitazioni:
Il procedimento è il medesimo del 2° caso, quello che cambia è il moltiplicatore da applicare per ottenere il valore catastale.
Questi i moltiplicatori relativi ai casi più frequenti:
- Uffici categoria A/10: 80
- Negozi categoria C/1: 55
- Box categoria C/6: 160
- Laboratori artigiani categoria C/3: 140
Infine… parlando di usare il web per capire il fisco, poteva mancare l’app per iPhone e iPad?
🙂
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