Crescono le accise sugli alcolici, che sommate all’aumento dell’IVA, dal 21 al 22%, si traducono in un inasprimento del 33%.
Il Governo spera di recuperare tra i 200 e i 230 milioni di euro per finanziare maggiori spese nei beni culturali e nella scuola.
I produttori non sono molto contenti, temono un effetto regressivo con calo dei consumi e rischio di illegalità.
I consumi di vino sono già diminuiti del 7% nel primo trimestre del 2013, si prevede che con questo aumento scenderanno ulteriormente.
Sulla birra si arriverà a pagare il 47% di tasse.
Sono già tanti i Decreti convertiti in legge del Governo Letta: il Decreto Cultura è già operativo, il Decreto Scuola prevede uno scatto dell’accisa al 12,5% il 10 ottobre, un altro il 1° gennaio 2014 e un ulteriore nel 2015.
Quindi non si tagliano le spese improduttive come vorrebbe qualcuno (manutenzione auto blu, noleggi, buoni taxi) ma si aumentano le imposte.
E’ una progressione fiscale insensata con tempi di approvazione molto ristretti
sostengono gli interessati.
Come reagiranno i consumatori? Presto si vedrà.